Marcia su Palermo. Serata d'orgoglio Siciliano.
- Alessio Galati
- Feb 6, 2022
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Updated: Feb 9, 2022

Un bel numero di Siciliani presenti in piazza a Palermo d'avanti al Teatro Massimo Piazza Verdi, presenti Messina, Catania, Siracusa, Ragusa, Enna, Agrigento, Caltanissetta, Trapani e Palermo. Non solo Palermo città, ma anche l'intera provincia ha partecipato a questa bellissima manifestazione, organizzata dal Comitato di Liberazione Sicilia ed a cui hanno preso parte le Associazioni a carattere popolare, non certo politiche, così ad evidenziare il senso di appartenenza alla nostra Regione Sicilia.
La marcia nel capoluogo Siciliano è stato fatta con le auto proprie, suonando il clacson partendo dal raduno, nei pressi di Piazza Armerina, luogo d'incontro, fino a raggiungere il Teatro Massimo. Un segnale forte, un segno d'orgoglio tutto siciliano. La Sicilia c'è, lotta per la libertà e per i diritti. Presenti tutte le bandiere della Trinacria.
Ci sono stati diversi interventi sul palco, tra questi anche la zia della giovanissima Katia Spataro (recentemente scomparsa), circondata dall'affetto del popolo presente, intervistata da Valentina Serranò sul palco che ha raccontato questo triste episodio. La zia, di nome Annamaria, ha raccontato che da quando ha fatto il primo vaccino ad Agosto, ha avuto le prime reazioni e subito dopo a settembre è stata rivaccinata con la seconda dose. Da quel momento ha cominciato il calvario, un va e vieni, ha avuto mal di petto, bruciore e febbre. La ragazzina seppur con la febbre non è stata presa in considerazione seriamente dal medico. La zia della vittima vuole chiarezza come ha detto dal palco. Tutto porta li a una miocardite una reazione da vaccino non lo possiamo sapere, abbiamo un indagine in corso, al primo step, la ragazzina non aveva nessuna patologia, gli organi normali". In base alle indagini da parte della Magistratura vediamo cosa verrà fuori. Il popolo presente vuole verità e giustizia della giovanissima Katia, aveva 14 anni ed una vita da scrivere.
Interviene Cisco Orlando che dichiara alla piazza: "Non si può rimanere inerti, chi non si ribella è complice", un messaggio lanciato a tutti quelli che non sono scesi in piazza. Il microfono viene poi passato alla organizzatrice Vittoria Di Bella che si rivolge alla piazza: "Se qualcuno pensa che noi lasceremo nel dimenticatoio questa storia si è sbagliato. Noi continueremo a parlare di Katia, sarà sempre viva fra di noi, noi non molleremo con questa famiglia e noi continueremo, vogliamo la verità". Un messaggio di lotta per la verità. Interviene di nuovo Orlando, argomentando sul green pass, uno strumento che non ha niente a che vedere con la Sanità, ha che vedere con la politica finanziaria prendendo i dati personali. "Il green pass non vi serve per la pizzeria, è l'inizio per l'identità digitale, è quello che vi renderà schiavi tra qualche giorno non lo avete capito che state calando la testa", come ha aggiunto Cisco. Questa è la verità che questo green pass non ha neanche a che vedere con la libertà, un'arma che colpisce i diritti e anche l'ordinamento giuridico. "Noi dobbiamo unirci, dal primo all'ultimo, noi non c'è l'abbiamo con i vaccinati, perché dobbiamo capire che siamo sulla stessa nave, se affonda la prua affonderebbe ugualmente anche la poppa". La metafora di Cisco, l'unione fa la forza tra vaccinati e non vaccinati. Interviene anche l'avvocato Carlo Brusa, residente a Parigi da 37 anni nella Capitale Francese che testimonia la piazza di tutta la situazione che sta accadendo in Francia. L'avvocato Brusa racconta l'episodio sui lockdown: "In Francia senza nessuna base di gare, senza una base Costituzionale, hanno detto per 23 ore al giorno, devi stare rinchiuso come sono coloro chiusi in carcere 23 ore nel chiuso e 1 ora di aria, questa è la realtà che è stata inflitta alle persone dalla sera alla mattina in una specie di terrore, giustificando il proseguo di totalitarismo". un racconto che utilizzano la paura psicologicamente, la situazione in Francia come ha testimoniato l'avvocato presente a Palermo è simile come quella in Italia.
Interventi in videochiamata, tra questi è intervenuta la Senatrice Rumena Sosoaca che si rivolge così alla piazza: "il popolo Rumeno è con voi". Intervento anche del Magistrato Portoghese Castro presentato dall'ex Magistrato di Messina segretario dell'OMV Angelo Giorgianni e anche Daniele Zuccarello.
Interviene Giorgianni, il quale riferisce che la morte del dottor Franco Trinca è collegata alla morte di Biscardi (Medico di Napoli): "Ci sarà un giorno in cui potremo spiegare, che c'è un filo sottile che congiunge queste morti, anche la morte di Franco Trinca è collegata alla morte di Domenico Biscardi. Non dimentico gli altri caduti, ma queste due persone sono legate da un nucleo di 5 persone di cui sono 3 morti, uno è scomparso e l'altro è sopravvissuto". Racconta dell'ex Magistrato, che i caduti hanno lottato per la libertà e per la Democrazia. Onore alle Forze dell'Ordine soprattutto quelli sospesi anche loro vittime della dittatura sanitaria che hanno rifiutato si sottoporsi alla vaccinazione anche quelli presenti in piazza per l'ordine pubblico. Augura che faccia il tifo per il popolo e per la Democrazia coloro che hanno giurato fedeltà alla Costituzione. Giorgianni invita le Forze dell'Ordine "a non consentire allo stupro della Costituzione", significa difenderla, la carta che consente i diritti fondamentali di tutti i cittadini e la libertà, ricorda anche lo storico Presidente della Repubblica Sandro Pertini.
L'ex Magistrato sul palco che propone una marcia il 10 Febbraio insieme alle Forze dell'Ordine sospese e l'11 insieme al popolo: "dopo la marcia scenderemo su Bruxelles", ha aggiunto così Giorgianni, dal palco vuole giustizia per i tanti morti che tra questi anche i bambini che sono stati messi in una sperimentazione che continuano a morire.
Mi auguro che tutto il popolo scenda a lottare.




L' inizio della manifestazione.

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